martedì 13 settembre 2011

pomodori secchi


Pomodori secchi in vaso - coserve inDISPENSAbili

1 litro di acqua bollente
1 litro di aceto bianco
1 chilo di pomodori secchi (seccati al sole o al forno)
olio di girasole
aglio
basilico
origano


Versare il litro di aceto nell'acqua bollente e aggiungere i pomodori. Lasciarli a bagno due ore poi scolarli e disporli su un telo ad asciugare per 12 ore. Metterli nei vasi intervallando gli strati con fettine di aglio, foglioline di origano e basilico e coprire tutto con olio di girasole.


FILOSOFIA DEL QUOTIDIANO:
“Conserve in dispensa…bili

So che mi dirai:”Come sei sciupata, amore mio!”, carezzandomi i capelli come orecchie di un coker.
“Ma che occhiaie, tesoro,com’è che non dormi?”
Sì, dovrei dormire di più invece di farmi prendere dalla seduzione delle marmellate e degli antipasti da preparare per l’inverno.
Quando la dispensa sarà colma di vasetti di confetture colorate e bottiglie di salsa di pomodoro, quando il congelatore sarà pieno d’ogni sorta di slurperia dolce o salata, cucinata o no, mi potrò finalmente riposare, sì…e poi?
Dopo questa maledettissima smania di provvedere all’inverno, di accumulare, come gli animaletti del bosco, provviste per saziare e placare bocche e stomaci di familiari, amici e parenti, dopo tutto questo dispendio di energia, sarò poi tranquilla? Sarò contenta? Sarò capace di godermi in sana pigrizia, in dolce armonia, la neve, da questa cornice di vetro, sorseggiando una calda tazza di thè, spalmando una fetta di pane tostato e imburrato, di quella dolce marmellata di lamponi?
Sì, dovrò impormelo perché questo è il gusto della vita: fermarsi e poter ricordare, con un dolce pretesto, una bella giornata di sole estivo, passata con i tuoi cari; fermarsi e farlo in una fredda giornata di lavoro e di stress.
Così, questo cibo ci aiuterà a vivere meglio, nutrirà il presente soffocante , vuoto e freddo, con la memoria dei tempi della vacanza, dove caldo e sorriso si richiamano…
Allora, pensare al domani, in questa fatica di fine estate, è volersi bene e sapersi sostenere con i riti della memoria, anche d’inverno, davanti al camino acceso a sbucciare castagne,ridendo di sciocchezze e giocando con le parole.
E’ il “Ti ricordi” che struttura le tappe dell’esistenza e  predispone a vivere meglio il  presente.
Sarà bello ricordare queste notti brevi, questo preparare, tagliare verdure di tanti colori, profumi e sapori, sbucciare pesche profumate e invasare peperoni carnosi.
Sarà bello perché tutto ciò che è passato è nostalgico, perché eravamo più giovani, perché guardavamo al futuro…con un antipasto agrodolce.
Quando l’impegno è fisico e manuale il piacere si moltiplica: nel momento in cui si compie l’opera e si trasforma un piccolo dono della natura e lo si fa caro e prezioso ,nel momento dell’utilizzo del prodotto perché si ricorda, si rievoca, si gusta e si gode.
In quei barattoli è stata compiuta una mirabile opera di sopravvivenza spirituale: intrappolare l’estate calda e solare per una stagione fredda e opaca…invasare per dar spessore, significato e identità ad un futuro che oggi è presente e  rimanderà al passato. Ecco una ricetta: eternare la vita per aver creduto in quel futuro che diverrà presente. 
A. (1995)

1 commento:

  1. Orrore!!!olio di girasole al posto del magnifico Olio extra vergine di oliva!!da rettificare immediatamente!!non esiste nella storia delle conserve contadine nostrane olio che nn sia solo extra vergine di oliva!

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